Come far durare nel tempo il legno

Nel nostro presente, il legno è sempre più scelto in tanti ambiti in ragione della sua sostenibilità: questo materiale naturale, però, va trattato per evitare che minacce di vario genere possano provocare problemi di ogni tipo.

Il legno: un materiale ecologico e prezioso

Nella nostra società alla costante ricerca di soluzioni a molteplici problematiche ed emergenze, il legno è di sicuro una risorsa destinata a guadagnare sempre più popolarità in tantissimi ambiti. Flessibile, resistente, ecologico e spesso esteticamente prezioso, è un materiale che si presta a tantissimi usi: tuttavia, non è ovviamente eterno. Ecco perché – per risplendere a lungo del suo naturale splendore – è importante acquistare ed usare degli specifici prodotti per trattare il legno che tengano conto da una parte delle sue caratteristiche e, dall’altra, che non ignorino i fattori ambientali che potrebbero degradarlo. Ad esempio, quando il legno viene usato per realizzare un pavimento, lo stesso è ovviamente sottoposto a tutte le sollecitazioni tipiche del calpestio, nonché a tantissimi potenziali traumi che potrebbero rovinarlo anzitempo. Qualora poi questo materiale fosse esposto alle intemperie, allora, l’esigenza di trattarlo in modo specifico con prodotti che possano contribuire a minimizzare i danni causati dalla pioggia o dall’eccessivo irraggiamento, si trasforma in un vero e proprio imperativo. D’altro canto, per quanto le essenze possano essere selezionate accuratamente tenendo conto delle loro specifiche caratteristiche, non sono solo le condizioni dell’ambiente circostante a metterlo alla prova. Anche tutte le attività quotidiane svolte dalle persone – ad esempio su elementi di arredo, oggetti o suppellettili – finiscono per incidere negativamente sulla conservazione in uno stato ideale di questo materiale.

Una scelta che è potenziale sostenibile e responsabile

Come abbiamo sottolineato in precedenza, il legno ha tantissime virtù, che eredita sostanzialmente dal fatto di essere reperibile in quantità importanti direttamente nell’ambiente circostante. Eppure, a questo proposito, è doveroso fare una precisazione: alcune essenze – magari particolarmente pregiate e ricercate – vengono trafugate da ogni dove, provocando danni incalcolabili all’ecosistema. Laddove il legno non fosse ottenuto da foreste gestite con la dovuta oculatezza, allora, questo materiale smetterebbe di essere un alleato della sostenibilità, trasformandosi in una delle tante materie prime di cui l’ecosistema viene depredato in ogni dove. Talvolta, questa scelta viene compiuta perché non si conoscono particolarmente bene tutte quelle specie autoctone che, in realtà, dispongono già di caratteristiche tali per le quali possono essere usate senza problemi in sostituzione di altri legnami particolarmente blasonati (ma non per questo insostituibili). Ecco perché per connotare della massima sostenibilità e responsabilità possibile la scelta di utilizzare il legno, il suggerimento è sempre quello di prendere nota della certificazione della sua origine. Questa materia prima può essere poi a sua volta valorizzata dall’impiego di trattamenti ad hoc, che ne possono sottolineare la bellezza delle marezzature o venature, evitando allo stesso tempo che il legno venga danneggiato da funghi o insetti xilofagi.

Scegliere il giusto trattamento per il legno

In commercio si possono trovare tantissimi prodotti che vengono proposti per prendersi cura di questo materiale naturale. In alcuni casi, si preferiscono gli impregnanti, mentre in altri, si fa ricorso agli smalti, oppure agli oli o ai flatting. Partendo dal presupposto che a seconda delle sollecitazioni e dei fattori di rischio si può individuare l’esigenza di procedere con un certo tipo di trattamento – ad esempio, per i pavimenti si può optare per un olio o un flatting – ci sono poi anche considerazioni estetiche da valutare. Nel caso del primo prodotto, si tratta di un’opzione preferita da coloro i quali preferiscono conservare l’aspetto naturale del legno non soltanto da un punto di vista estetico ma anche per quanto riguarda la sensazione al tatto. Il flatting, invece, restituisce la sensazione di toccare un film che è perfettamente liscio: anche il colore risulta essere decisamente più ravvivato, rispetto a quello conferito da un olio. A partire da questi semplici esempi, è molto facile comprendere come la scelta del trattamento più indicato per il legno richieda un’analisi attenta di quelli che sono i risultati pragmatici – e visibili – che si desidera ottenere.