Maggiorazione sociale per la pensione di inabilità al lavoro

Come molti sapranno, la pensione per inabilità al lavoro è il contributo economico rivolto a quelle persone tra i diciotto ed i sessantasette anni che non possono lavorare per a causa di una invalidità totale e permanente riconosciuta

Infatti, la pensione di invalidità civile è un sussidio volto ad aiutare questo tipo di persone che, oltre al disagio di una patologia invalidante, soffrono anche un disagio economico che questa misura vuole attenuare. 

I soggetti che ricevono questo sussidio lo percepiscono fino al raggiungimento dei sessantasette anni di età, il limite anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia. 

Le persone che ricevono la pensione per invalidità al lavoro possono ottenere quella che viene chiamata maggiorazione sociale o incremento al milione, spettante agli invalidi civili totali con determinati requisiti di reddito. 

L’importanza della maggiorazione sociale per la pensione di inabilità al lavoro

La maggiorazione sociale per la pensione di inabilità al lavoro è un supporto essenziale per garantire un tenore di vita dignitoso a chi, a causa di gravi problemi di salute, non può più svolgere alcuna attività lavorativa. Questo incremento economico, previsto dalla normativa italiana, consente di integrare la pensione di inabilità quando l’importo percepito risulta insufficiente per coprire le necessità quotidiane.

L’importanza di questa misura risiede nella tutela dei soggetti più vulnerabili, spesso privi di altre fonti di reddito. Senza la maggiorazione, molti invalidi totali si troverebbero in condizioni di povertà ed esclusione sociale.

L’accesso alla maggiorazione dipende da specifici requisiti di reddito e anagrafici, e il suo importo varia in base alla situazione personale del beneficiario. Il riconoscimento di questo diritto è quindi fondamentale per garantire equità sociale e un adeguato sostegno a chi non ha alternative lavorative.

Infine, è essenziale che chi ha diritto a tale maggiorazione sia informato e supportato nella richiesta, affinché possa accedere a tutti i benefici disponibili. Solo così si può garantire un reale miglioramento della qualità della vita per chi vive in condizioni di vulnerabilità. Si può fare richiesta tramite un caf fisico nel proprio quartiere o attraverso caf e patronati online come cafpatronato.it

A chi spetta la pensione di inabilità

La pensione di inabilità al lavoro spetta ai cittadini italiani, stranieri, con l’iscrizione all’anagrafe del comune di residenza, ed extracomunitari, con il permesso di soggiorno di almeno un anno. 

Queste persone devono avere età compresa tra i 18 ed i 67 anni di età, avere una inabilità al lavoro per un’invalidità totale e permanente accertata e rispettare i limiti di reddito previsti dalla Legge. Il riconoscimento dell’assegno avviene dopo la visita di un’apposita Commissione e l’invio del certificato medico e della relativa domanda all’INPS. 

Per il 2025, l’importo mensile della pensione per inabilità al lavoro è pari a 336 euro, con una maggiorazione sociale piena pari a 411,84 euro, anche per i ricoverati presso una struttura sanitaria pubblica, ed è erogata dall’INPS. 

L’assegno della pensione di inabilità al lavoro è erogato per tredici mensilità, compatibile con l’attività lavorativa e con altre misure percepite e dovute a menomazioni causate per motivi di guerra, di lavoro o di servizio. 

Cosa si intende per maggiorazione sociale o incremento al milione 

La maggiorazione sociale per invalidi civili o incremento al milione è l’aumento della pensione di inabilità che può essere ottenuta dagli invalidi civili totali e dalle persone totalmente inabili al lavoro. 

Infatti, questa opportunità spetta a coloro che sono invalidi civili totali, ai sordomuti, ai ciechi civili assoluti ed agli inabili totali al lavoro e che ricevono la pensione ordinaria di inabilità. 

Questo aumento della pensione per inabilità al lavoro è stato chiamato incremento al milione in quanto, quando è stato creato, prevedeva l’aumento delle prestazioni pensionistico ad un importo pari ad un milione di lire

Vediamo insieme quali sono nel dettaglio i requisiti di invalidità e reddituali per accedere alla maggiorazione sociale della pensione di inabilità. 

Maggiorazione sociale per la pensione di inabilità: i requisiti 

La maggiorazione sociale o incremento al milione della pensione per inabilità al lavoro può essere ottenuta dagli invalidi civili al 100 per cento che sono maggiorenni, hanno un reddito personale che non supera i 9.721,92 euro all’anno ed un reddito coniugale che non oltrepassa i 16.724,89 euro annui. 

Entrambi i requisiti reddituali appena citati devono essere rispettati in maniera congiunta e incidono sul loro calcolo tutti i redditi soggetti al pagamento dell’IRPEF e quelli tassati al fonte, sia per chi percepisce la pensione di invalidità, sia per il coniuge. 

Invece, non rientrano nella quantificazione del reddito personale e coniugale il reddito della casa in cui si abita, le pensioni di guerra, l’indennità di accompagnamento, i trattamenti di famiglia e l’indennizzo che ricevono coloro che hanno subito gravi danni a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazioni di emoderivati.

Se i limiti reddituali vengono superati, non si perde la maggiorazione sociale sulla pensione di inabilità, ma il suo incremento è proporzionalmente diminuito in base all’ammontare dello sforamento delle soglie previste dalla prestazione. 

La maggiorazione sociale piena o parziale della pensione per inabilità al lavoro 

Se le soglie di reddito presentate nel paragrafo precedente dalla maggiorazione sociale si superano, si perde il diritto all’ottenimento della prestazione, ma si ottiene l’aumento in forma parziale. Invece, per avere l’aumento al milione in forma piena è necessario non oltrepassare i seguenti limiti:

  • 4.333,29 euro se si è invalidi civili totali non coniugati;
  • 11.280,62 euro per gli invalidi civili totali sposati. 

Quindi, se il percettore della pensione di inabilità al lavoro supera questi limiti di reddito ma non supera quelli di 9.721,92 euro e 16.724,89 euro rispettivamente per il reddito personale e per quello coniugale, egli ha diritto alla maggiorazione sociale parziale

Maggiorazione sociale per la pensione di inabilità: quanto spetta 

La maggiorazione sociale piena a cui gli invalidi civili totali possono accedere è pari a 411,84 euro mensili, in aggiunta all’importo della pensione per inabilità al lavoro, raggiungendo così i 747,84 euro totali al mese

Bisogna precisare che, sia l’importo della maggiorazione sociale che quello della pensione di inabilità diminuiscono proporzionalmente quando si superano i rispettivi limiti di reddito personale e coniugale. 

Gli invalidi civili totali, ciechi assoluti e sordi che vogliono ottenere la maggiore sociale della pensione di inabilità devono fare la domanda di ricostituzione della pensione, effettuando la propria richiesta online sul sito dell’INPS, oppure con l’ausilio dei professionisti abilitati dei CAF e Patronato. L’ente pensionistico, a seguito delle proprie verifiche, deciderà se erogare o meno l’aumento dell’importo dell’assegno previsto. 

Solitamente, l’INPS riconosce in modo automatico e d’ufficio la maggiorazione sociale o incremento al milione, se non lo fa è perché non se ne ha diritto oppure ha sbagliato i calcoli. Quindi, la domanda di ricostituzione reddituale della pensione di inabilità serve per coloro i quali non è stato riconosciuto l’aumento spettante per errore dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.