a ognuno il suo tipo di sale

I diversi tipi di sale da usare in cucina

Indispensabile per evitare di rendere la propria cucina insipida, il sale può rendere qualsiasi piatto speciale. Ovviamente questo dipende anche dalla sua qualità, ed il tipo di cui avete una particolare preferenza.

Non esiste infatti un singolo tipo di sale al mondo: anche il normale sale “bianco” arriva in più forme, tanto che cambiare tipologie di sale può avere contrasti non indifferenti sul sapore e potenzialmente anche sulla propria salute.

I diversi tipi di sale disponibili

Alcuni tipi di sale sono anche utilizzati infatti per via delle loro proprietà salutari, volendo essere onesti ogni particolare tipo ha degli effetti particolari, anche quello perfettamente normale!

Vediamo dunque quali sono i tipi di sale alimentare presenti sul mercato e quali sono i più convenienti.

Il classico: quello bianco

Questo tipo è quello più comunemente utilizzato. Viene comunque in più versioni: normale, marino iodato, Kosher e fiore.

È quello considerato normale come lo conosciamo tutti. Generalmente da un sapore molto carico, viene comunque visto come un sale poco raffinato, a differenza di quello iodato, il quale generalmente riceve una migliore lavorazione. Infatti, lo iodio è un elemento nutritivo piuttosto essenziale! Quest’ultimo è presente in molte varianti, che fa cambiare leggermente il sapore a seconda di dove è stato prodotto (la costa di provenienza). Questi sali sono comunque molto versatili, e vanno generalmente con tutto.

Il Kosher è un tipo di sale grosso ed è specifico per alcune ricette tradizionali presenti nella cucina ebraica. Non ha nessun additivo e non contiene antiagglomeranti. Perfetto per la carne alla brace ma il suo costo è più elevato degli altri tipi.

Il Fior di sale è invece il totale opposto del Kosher. Questo viene raccolto in piccoli fiocchi, e non subisce lavorazioni in maniera eccessiva. Piuttosto, viene rimosso dalla schiuma degli stagni salini, considerando che la cima tende a cristallizzarsi. Ha meno sodio di quello marino, ma è molto ricco di minerali ed è particolarmente leggero. È ideale per concludere una ricetta, più che condirlo a parte. Arriva in più versioni, considerando che la nostra versione italiana è considerata la più leggera, vi è la versione francese, considerata quella più corposa, nonché originale.

Grigio, il fiore alternativo

Quando il fior di sale viene estratto, vi è un secondo livello nel quale viene lasciato cadere questo tipo di sale che è ancor più carico di minerali. Questo è il sale grigio, il quale è attualmente piuttosto universale nei suoi usi.

Il suo sapore è quasi tipico del sale marino e il fiore, ma ovviamente non manca di essere un valido compagno per completare o aggiungere sapore ad un qualsiasi piatto. Una seconda versione viene chiamata “Velvet” (vellutato) ed è un’ulteriore raffinazione di questo sale, che lo rende morbido e malleabile come il burro.

Per chi vuole una carica in più: quello rosa

Molti considerano il sale rosa una sorta di evoluzione 2.0. In un certo senso, non sbagliano. La versione rosa è più leggera e riduce la ritenzione idrica. Per molti versi però non esattamente più ricco, il suo sapore può suonare più raffinato per via della presenza di ossidi di ferro.

È comunque ricco di sodio, ed è molto simile a quello bianco, il che lo rende valido per un uso praticamente universale, senza limiti. Proviene dal Pakistan o dalla Bolivia, nelle loro versioni piuttosto distinte.

Il sale rosso

Solitamente presentato dalla sua versione Hawaiana, quello di colore rosso è una versione meno ricca di sodio (nonostante sia di tipo marino) ma è combinato con l’argilla vulcanica, la quale ha delle proprietà disintossicanti. Può essere usato per concludere una ricetta con un bel tocco di colore.

Il misterioso sale nero

Spesso ritenuto tra i più difficili da maneggiare. Il sale nero è il risultato dell’attività vulcanica combinata con l’acqua marina. Viene poi estratto e filtrato con del carbone attivo. Quest’ultimo passaggio cambia in base alla zona e come tale ne cambia anche il gusto. Ha un sapore particolare e corposo, con un leggero sentore di zolfo.

Molti sono i tipi di sale che sono presenti al mondo. Scegliere quello ideale è complesso, ma non impossibile. Perciò, perché non cercare di trovare qualche soluzione creativa? A voi, chef, quest’arduo compito!